venerdì, luglio 15, 2005

Sentivate la mia mancanza?

Non credo proprio visto che quasi nessuno mi legge ma penso che questo sia un piccolo dettaglio rispetto all'esplosione di emozioni che oggi mi stanno scombussolando la mente e il cuore; questa è una di quelle giornate speciali nelle quali i pensieri si fermano e fanno pic-nic proprio lì all'altezza del plesso solare....
Sul tavolo sbilenco e unto di grasso hanno messo gli avanzi di un telegiornale consumato in fretta e un più succulento piatto a base di carne di suicida; questo era il menu di oggi e anch'io per quanto schizzinoso sia mi sono dovuto accontentare..... ma la carne,no, non l'ho mangiata.......
Non sono nè cannibale nè avvoltoio ed è per questo che ho rifiutato il loro invito a spolpare le ossa di colui che oggi sento fratello più che mai.....
No,per carità, non faccio parte di quella categoria di delusi o sconfitti che cercano il loro affrancamento da una seria mancanza di autostima con l'autodistruzione o la sparizione improvvisa nè tanto meno aspiro all'arruolamento nel già nutrito esercito dei martiri ma ogni tanto, nel percorrere la strada della vita , qualche sbandamento lo si ha con la conseguenza che si rischia di precipitare in una voragine profonda una settantina di metri (vero, fratello?)
Grazie a me (non dico grazie a Dio perchè non ammetto alcun Essere superiore all'Uomo con la U maiuscola) non sono egoista...egocentrico sì, ma egoista no.....cambia molto ed è quel piccolo dettaglio che ti può trasformare la vita da una trappola mortale a un modo per sentirti unico e grande nella tua solitudine (così, almeno, pensava Dostojievski e così penso io; eh sì, devo ammettere che è proprio questo il piccolo e insignificante dettaglio che fa sì che ora non sia laggiù,o meglio lassù, a poggiare la mia sedia per vedere cosa ci sia aldilà (ogni riferimento a questo luogo è puramente casuale) di quel ponte....e poi davvero poco m'interessa cosa ci sia; con la siccità che c'è in giro presumo ci sia solo un tappeto di pietre secche pronto ad accogliere "un sacco amniotico svuotato di vita" ; e già, perchè quella,la vita, è rimasta qualche decina di metri più sopra appesa a dondolare nel Vuoto e a gridare AIUTO! ma dubito che ci sia qualcuno disposto ad aiutarla a discapito della propria,o no?
Vi lascio nel dubbio ed oggi mi sento di dedicare a questo mio fratello troppo pigro o,forse, troppo curioso una breve poesia che scrissi un po' di tempo fa.......
Con le mani aperte a ventaglio
carezzo la linea interrotta
d’un sorriso adagiato sull’asfalto.
Tra spighe in penombra
e luci a intermittenza
si svela
sudario di stelle
sul tuo corpo scardinato
.

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